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QUOTA da 20 a 225 m
DISLIVELLO 180 m in salita, 310 m in discesa
TEMPO 3.15 ore
DIFFICOLTÀ E SEGNAVIA 208 e cartelli della Via Francigena

La seconda semi-tappa della Francigena nel Parco di Veio si svolge in ambiente suggestivo. Anche se la città è vicina, si è a lungo immersi nell’antica bellezza della Campagna Romana. Traversate le valli a sud di Formello, si oltrepassa la Cassia Bis e si prosegue sulla strada sterrata del Monte Michele, a est del pianoro di Veio. Nell’ultimo tratto si aggira la città antica, poi si risale a Isola Farnese, gioiellino del Parco alle porte di Roma.   Si parte dalla piazza centrale di Formello (225 m), nella quale confluiscono Viale Umberto I e Via Roma.  Si entra nel borgo medievale, sorvegliato dal Palazzo Chigi (che ospita il Museo dell’Agro veientano)  e dalla chiesa di San Lorenzo. Si continua per Via Vittorio Emanuele II, si tocca la chiesa di  San Michele Arcangelo, detta di Sant’Angelo. qui recenti restauri operati dall’Archeoclub di formello hanno riportato ala luce interessanti affreschi.  Quindi si scende a sinistra per una scalinata. Si prosegue per la strada asfaltata e poi per la carrareccia (segnavia 208 e della Via Francigena) che costeggia il Fosso Pantanicci, superando un vecchio depuratore. Più avanti il tracciato scende al fondovalle, e poi continua a mezza costa accanto a una staccionata. Dove la valle finisce si sbuca (120 m) su una strada asfaltata (Via della Pietrarella di Monte Aguzzo) e la si segue in salita fino a un quadrivio (140 m) dove si scende a destra per Via del Prataccio. Lasciata a destra un’altra strada si sbuca su Via di Santa Cornelia (113 m, 1 ora). Qui si va a destra facendo attenzione al traffico, poi si piega a sinistra per Via della Selvotta, costeggiando il complesso della SS Lazio. Una salita porta al viadotto (108 m) sul quale si scavalca la Via Cassia Bis. Si prosegue tra ville affiancate poi si scende a un bivio (92 m) dove si piega a destra. Si sale costeggiando delle case fino a un quadrivio (107 m, 0.30 ore) dove si va a sinistra per Via Monte Michele. Si continua con percorso piacevole e panoramico, lasciando in basso a sinistra la necropoli etrusca di Monte Michele, e poi a destra la carrareccia  che porta a Isola Farnese toccando
il Ponte Sodo e l’altopiano di Veio. (vedi itinerario successivo).  Raggiunto il Casale Vacchereccia (123 m, 0.30 ore), affiancato da una pista di atterraggio per aeromodelli, si continua per una larga strada sterrata, affiancata da pini e da cui appare La Storta. A un bivio con segnavia si lascia a sinistra un tracciato che permette dievitare il guado. Poco oltre si scende a destra per una carrareccia, che piega a destra e poi a sinistra e scende al guado sul Valchetta (20 m, 0.30 ore). Si può passare su delle
pietre, o a sinistra mettendo i piedi in acqua. Si risale al Prato della Corte, ai piedi della Cittadella di Veio. La strada traversa su un ponte il Fosso Piordo e lascia a sinistra un campo sportivo. Una rampa porta a un bivio da cui si sale a destra a Isola Farnese (110 m, 0.45 ore). 

(tratto da “Parco di Veio – guida ai Borghi e ai sentieri” di Stefano Ardito. Iter Edizioni