Nel marchio compare il volto della statua in terracotta del dio Apollo, ritrovata nel 1916 durante gli scavi del tempio del Santuario di Portonaccio a Veio (antica città etrusca), ora è conservata nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. La statua, alta 1,80 metri, in terracotta dipinta, ha capelli neri acconciati in trecce che scendono sulle spalle; sul viso emergono gli occhi dal taglio allungato e la bocca carnosa. La statua è opera del famoso coroplasta etrusco, Vulca, che lavorò anche a Roma chiamato dal re Tarquinio Prisco per decorare il tempio di Giove.
L’altro simbolo presente nel marchio del Parco è il riccio, a testimonianza della vocazione naturalistica del Parco. Il riccio (Erinaceus europeus) è un piccolo mammifero insettivoro che abita boschi e campi coltivati. E’ un animale notturno, schivo e solitario, dai movimenti lenti, che trascorre il giorno dormendo, restando nascosto sotto rami secchi e foglie. E’ caratteristico il suo modo di difendersi dai predatori, appallottolandosi su se stesso e rivolgendo all’esterno solamente i suoi aculei.