Preservare l’ambiente naturale è tra i primi obiettivi per un ente come il Parco di Veio ma il valore storico e archeologico che caratterizza quest’area a volte necessita di un compromesso. Infatti quando i tesori del nostro patrimonio giacciono riconquistati dalla natura inarrestabile, occorre intervenire per riassestare un giusto equilibrio.

E’ il caso dell’area archeologica ubicata in Vicolo Formellese (detta “Campetti” ed in parte coincidente con la Via Francigena) ove sono ubicate alcune importanti strutture sacre e abitative dell’antica città di Veio. Il Parco ha accolto la proposta del Gruppo Civitas Romae del Corpo Italiano di San Lazzaro per un’opera di ripulitura parziale del “cardo e decumano” (rete viaria principale) da anni scomparso alla vista a causa della fitta vegetazione. Con l’autorizzazione della “Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale” ed il consenso dell’Università Agraria di Isola Farnese, nei giorni 17 e 18 Luglio, il Corpo Italiano di San Lazzaro, sotto la supervisione dell’archeologo Michele Damiani e con la preziosa collaborazione dei Guardiaparco di Veio, hanno provveduto a rimuovere l’erba alta e la vegetazione infestante dai manufatti riportandoli ad uno stato di fruibilità per tutti i visitatori del Parco di Veio.

Sono orgoglioso di aver avuto l’occasione di contribuire ad esaltare il valore e la bellezza di questi luoghi – ha commentato il comandante del gruppo romano del Corpo di San Lazzaro, Germano Assumma – Noi siamo solamente volontari che amano la natura e la storia, entrambi elementi su cui costruire il futuro di tutti. La collaborazione con l’Ente Parco di Veio e con i Guardiaparco si è ormai consolidata e sono certo che iniziative come questa potranno essere ripetute a favore delle migliaia di frequentatori di questo territorio tutto da esplorare ed in grado di sorprendere sempre”

Continuano le sinergie tra Ente Parco e associazioni come il Corpo di San Lazzaro – ha detto il Presidente Giorgio Polesi -abbiamo recentemente rinnovato la convenzione con loro e con l’associazione Carabinieri Trionfale. Siamo convinti che la collaborazione tra Enti e associazioni può dare dei risultati molto positivi. Abbiamo un cospicuo gruppo di associazioni che da anni collaborano con noi nell’iniziativa Giorniverdi della Regione Lazio con le visite guidate del fine settimana, abbiamo recentemente firmato il protocollo d’intesa con la direzione Musei Statali di Roma grazie alla quale Portonaccio potrà aprire tutte le domeniche, sempre con la collaborazione di San Lazzaro. Stiamo lavorando per la nuova stagione dell’educazione ambientale nelle scuole. Covid permettendo ci aspetta una stagione di grandi impegni e attività per la difesa dell’ambiente, la conservazione e la valorizzazione delle presenze archeologiche  e lo sviluppo sostenibile di questo splendido territorio”.

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