Il piano di controllo numerico del cinghiali si arricchisce di una nuova importante possibilità. Con una determina infatti si è stabilito che anche i proprietari di fondi agricoli all’interno dell’area protetta,   agricoltori e allevatori adeguatamente formati ed abilitati dall’Ente Parco,  potranno contribuire all’attuazione del piano di controllo del cinghiale mediante catture sul loro terreno. Si tratta di una possibilità prevista dallo stesso “Piano per la programmazione di interventi di controllo numerico del cinghiale nel Parco di Veio”. All’ avviso a manifestare il proprio interesse ad eseguire questa attività, dovranno rispondere gli interessati. L’avviso pubblico è visibile sul sito www.parcodiveio.it alla sezione “avvisi”.

“Si tratta di una grande possibilità che ci permetterà di intensificare il controllo numerico dei cinghiali – dice il presidente del Parco di Veio Giorgio Polesi – abbiamo attuato quanto proprio agricoltori e allevatori, che subiscono danni per la presenza di cinghiali, ci avevano chiesto”.

I capi catturati potranno essere traslocati esclusivamente in strutture adeguatamente recintate e provviste di codice aziendale quali allevamenti a scopo alimentare, aziende faunistico-venatorie ed aziende agrituristico venatorie oppure in un luogo idoneo alla soppressione (mattatoio autorizzato).
Il titolare dell’Azienda agricola è tenuto a comunicare all’Ente Parco la struttura di destinazione di ogni capo catturato (allevamento a scopo alimentare, azienda faunistico-venatorie ed azienda agrituristico venatorie, mattatoio autorizzato).

A seguito di osservazioni da parte di associazioni di categoria si comunica che per accedere al corso di abilitazione a coadiutore  del piano di controllo non sussiste l’ obbligatorietà da parte del titolare della azienda agricola ad “essere in regola con la vigente normativa in materia di sicurezza prevenzione, infortuni, salute ed igiene sul posto di lavoro di cui al D.lgs 81/2008 e ss.mm.ii”, di cui alla dichiarazione relativa ai punti 5 e 8 della domanda di manifestazione di interesse (allegato 2).

La sussistenza della regolarità della azienda agricola rispetto alla normativa in materia di sicurezza prevenzione, infortuni, salute ed igiene sul posto di lavoro di cui al D.lgs 81/2008 e ss.mm.ii è invece un requisito imprescindibile  per l’esercizio delle attività di controllo nelle le modalità esplicitate nell’allegato 1  della manifestazione di interesse.

Pertanto i titolari di aziende agricole che non sono in regola con la vigente normativa al momento della presentazione della domanda  potranno omettere le dichiarazioni di cui ai punti 5 e 8 (cancellando le relative voci), tenendo presente che la sussistenza della regolarità con la citata normativa dovrà essere comunque dichiarata prima della acquisizione della  autorizzazione da parte dall’Ente Parco all’esercizio delle attività di controllo.

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