Il personale dell’Ente Parco, tecnico e guardiaparco, nell’ambito della Rete Regionale di Monitoraggio dei rapaci rupicoli d’interesse comunitario nel Lazio, monitora da anni le coppie di Falco pellegrino (Falco peregrinus) presenti nel Parco, anche per prevenire eventuali atti di bracconaggio sulla specie (come il furto di uova e pulli) o il disturbo ai siti di nidificazione. La specie inserita nell’Allegato I della Direttiva “Uccelli” e considerata “vulnerabile” per la Lista Rossa degli Uccelli del Lazio, è legata alle pareti rocciose per la nidificazione, dove la coppia depone in marzo le uova in cavità o anfratti delle rocce; dopo circa 40 giorni nascono i pulli ricoperti da soffice piumino bianco. A fine maggio o inizio giugno, i pulli alimentati dai genitori quasi esclusivamente con uccelli, mettono il piumaggio da adulti e si involano dal nido. Per l’anno 2018 il personale ha potuto constatare l’involo di ben 4 giovani dai due nidi monitorati.

Foto  Daniele Iavicoli

Foto Alberto Sorace

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