Un falco pellegrino è stato avvistato e fotografato dai guardiaparco nei giorni scorsi su una parete di  una cava nei pressi della  via campagnanese.
Il falco pellegrino (Falco peregrinus) prende il nome dal piumaggio sul capo, che ricorda un copricapo scuro molto simile ai cappucci che, nel Medioevo, indossavano i pellegrini mentre compivano lunghissimi e impervi viaggi lungo le vie della devozione in tutta Europa. Questa specie può essere trovata ovunque nel mondo, fatta eccezione per le regioni polari e le altitudini troppo elevate. Di dimensioni non notevolissime (la sua apertura alare non supera di solito i 110 centimetri), è comunque un grande predatore, arrivando a cibarsi di anche di uccelli di medie dimensioni come i piccioni. A ciò contribuisce la sua straordinaria abilità di volo. Il falco pellegrino può infatti raggiungere i 320 chilometri orari, superando in velocità una macchina sportiva e staccando persino il ghepardo africano. I falchi pellegrini sono animali tendenzialmente fedeli. Infatti, solitamente cercano un nuovo compagno solo dopo la morte del precedente. I falchi femmina, di dimensioni molto più grandi rispetto ai maschi, depongono dalle 2 alle 4 uova. Piuttosto intolleranti ai rumori dell’uomo, di solito nidificano su rocce scoscese o in nidi abbandonati di altri rapaci. (fonte: LIPU.IT)

 

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