Durante un sopralluogo nella zona della Cava di Caolino (Sacrofano), finalizzato a verificare i danni sull’habitat dovuti ai recenti incendi, il personale dell’Ente Parco ha rinvenuto diversi bruchi in alimentazione su materiale fogliare di Ginestra comune (Spartium junceum). Il bruco dai colori vivaci, dorso azzurro, lati del corpo neri e parti inferiori giallo carico con lunghi peli bianchi, appartiene alla specie Uresiphita gilvata noto come Piralide della Ginestra, mai segnalata nel territorio del Parco (si aggiunge pertanto alle 231 farfalle notturne note diventando la 232a). Il nome deriva dal fatto che la larva si nutre esclusivamente delle varie specie di ginestre. L’adulto è una piccola farfalla ad abitudini notturne che depone le uova sulle parti verdi delle ginestre. L’ambiente tipico di questo piccolo insetto è proprio la fascia di ginestre limitrofe ai boschi di latifoglie del Parco. La salvaguardia di questi ambienti è fondamentale per la conservazione anche di altri animali in rarefazione (come la Testuggine di Hermann).